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Bahamas 2008-08-09
 

9 Agosto 2008 - Sabato. Harbour Island

Colazione, mare, spiaggia, relax. A sera piove per una mezz'oretta. Giusto quando dovevamo uscire per andare a cena. Aspettiamo che smetta, e poi andiamo in corteo alla baracchina dove ceneremo con l'aragosta stufata. Buona (il pane, questo sconosciuto...). Poi partiamo in cinque + Max (giovane acquisto locale) verso il Pink Sands. Posto "fichissimo", pieno di "fichi" pieni di soldi. E Pierpaolo da' il meglio di sé. In meno di 5 minuti trova una macchina fotografica abbandonata sul bancone con cui ci facciamo delle foto, coinvolgendo anche le persone che sono attorno, attacchiamo bottone con un gruppo di americani straricchi con al seguito di tipa rifatta (male) dalla testa ai piedi. Scattano le proposte "indecenti" all'indirizzo di qualcuno, che (gentilmente?) si da' alla fuga.

Altri mollano i propri intorti in corso per dedicarsi ad altro. C'è uno che somiglia a George Bush da giovane... Insomma, facciamo un bel po' di casino. Dopo un po' andiamo via e guidati da Max ci dirigiamo, attraverso il cimitero (...), verso il Vic-Hum un "postaccio" buio, ma simpatico. Praticamente l'unico posto dove c'è un minimo di "vita". Assolutamente autoctono. Dopo poco si anima e si riempie di gente. Continua il nostro "show", fra autoscatti, fotografi, modelle e gente di ogni dove. Insomma, facciamo un bel po' di baraonda. L'unico antipatico è (manco a dirlo) un francese... Bella serata.

Dialogo del giorno. Riccona americana: "Dove abitate?" Pier: "Hai presente il Valentine? Ecco, dall'altra parte.". (per chi non lo sa: il Valentine è la marina di Harbour Island nonché uno dei resort più "fichi" dell'isola)

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