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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 25 gennaio 2006

Trascrizione integrale della presentazione e delle note a piè di pagina dell'edizione "ufficiale"dell'albero genealogico della famiglia Borrello, ceppo del capo di Leuca, scritto da Alessandro Borrello, del 21/12/1983

PRESENTAZIONE

Mi compiaccio con mio nipote Alessandro per il suo diligente lavoro di ricerca, mediante il quale è riuscito a portare alla luce l'albero genealogico della nostra famiglia, tanto nota nella regione del Capo di Leuca per il talento, l'operosità e il buon senso sempre dimostrati in ogni campo, dall'agricoltura alla vita militare, dagli studi alle cariche pubbliche. Il legittimo vanto di appartenere a questa antica famiglia non deve indurre a sterili ed inopportuni pensieri di superbia, bensì a preservare nell'integrità dei costumi, a lavorare con impegno ed umiltà, ad avere coraggio nelle dure prove della vita. Da parte mia credo di aver sempre tenuto fede a tali principi.

Tornando a congratularmi con Alessandro Borrello per questa interessante ed appassionata ricerca, mi piace formulare un augurio: che le future generazioni della nostra famiglia, nel devoto ricordo dei loro predecessori, sentano il bisogno di emularli e di superarli.

Ad maiora semper

Cap. Luigi BORRELLO

 

NOTE A PIE' DI PAGINA

Cenni storici: Questa famiglia ebbe origini dai Conti di Marzi. Prese nome dalla Signoria di BORRELLO posseduta di Malanotte. Dai Conti Marzi discesero molte famiglie illustrissime, le quali presero tutte nome dal feudo che ognuna di loro possedea, cola la Sangro, La Celano, la Salabana, L'Agnone e altre molte. Ha goduto di nobiltà nella città di Benevento.

BARONEI DELLA FAMIGLIA BORRELLO: Acquaviva, Arcano, Basilica, Belmonte, Bisaccia, Butino, Caccanova, Calcasacco, Campolisto ecc.

CONTADI: Agnone, Marsice, Lesina

PARENTADI: di casa BORRELLO Balbano, Camponesco, Carafa, Carnevale, Corsetto, Dinissiago, Risaliba, Sanseverino, Sortino, Vassallo ed altri.

NOTIZIE STORICHE: Landolfo, valoroso guerriero 1112; Mario, contestabile di Sicilia, sotto Guglielmo il Malo, congiurò con Riccardo dell'Aquila Conte di Fondi, Ruggiero, Conte della Cerra, Gilberto, Conte di Gravina ed altri principali Baroni per dar morte al famoso Ammiraglio Maione, il quale morì per mano di Matteo Borrello nel 1160; Guglielmo, stratega di Messina e Luogotenente di Sicilia 1254; Borrello Conte di Agnone, fu fatto morire da Re Manfredi 1258; Camillo, autore di più opere 1588; Carlo, autore della difesa della nobiltà napoletana contro il libro di Elio Marchese.

BIBLIOGRAFIA: Notizie tratte dal volume 1° delle "Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia" raccolte dal Conte Bernardo Candida Gonzaga.

A parte quanto sopra detto, storicamente provato, nulla risulta circa la provenienza del capostipite Borrello Salvatore. E' da ritenere, comunque, che l'origine di detta famiglia sia napoletana sia perché è un cognome tipicamente meridionale e perché i Borrello di tutto il Salento hanno un unico ceppo. Si aggiunge che a quell'epoca, Baroni di Barbarano erano i Capece, pure questi napoletani e, niente di più facile che il capostipite Borrello sia venuto quaggiù al seguito dei Capece in qualità di militare oppure di artigiano

 
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