Filippine 2009-03-23

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DIARIO DI VIAGGIO: Filippine

20 marzo - 4 aprile 2009

Sabang

Per prima cosa mi reco all’ufficio del turismo per il pagamento della tassa d’ingresso al parco che include l’escursione in barca all’interno del fiume sotterraneo. Ci sono due possibilità per raggiungere l’ingresso della grotta: una via mare con barca a motore 6 persone max al costo di 600 pesos, durata 20 minuti. La seconda possibilità è di fare un trekking non particolarmente agevole nella foresta del parco. Tempo minimo due ore in un continuo saliscendi in sentieri notevolmente accidentati a causa di radici che escono dal terreno. I sentieri sono due (Monkey Trail e Jungle Trail) di eguale lunghezza. Noi compiamo una scelta salomonica: andata trekking e ritorno in barca. Giunti all’imbocco dell’Underground River ci è fornito un giubbotto salvagente ed un casco di plastica. Prima di salire sulla barca è obbligatorio indossarli. CONSIGLIO. Dato che per fare il giro in barca bisogna registrarsi su di un quaderno mostrando il permesso e la ricevuta di pagamento e poi attendere il proprio turno è opportuno dare questi documenti necessari e l’elenco dei partecipanti al trekker più veloce che arrivando primo può fare la registrazione per tutti gli altri e diminuire il tempo di attesa dell’intero gruppo. Il fiume sotterraneo è lungo oltre otto km, ma solamente il primo è visitabile dai turisti su barchette con bilancieri spinte da un ragazzo locale fornito di pagaia. Dentro la grotta ci si sta meno di 40 minuti e si possono osservare strane formazioni di stalattiti e stalagmiti illuminate da una potente torcia fornita dal barcaiolo. Rientrati al lodge ritorniamo in spiaggia ad attendere il tramonto. Io ne approfitto per prenotare la cena al ristorante del vicino Lodge Daluyon che sarà ottima in uno splendido ambiente

Dovremmo essere pronti alla partenza per le nove, e bene o male ci siamo. Ma manca all'appello proprio il capo. Poi ci rendiamo conto che mancano anche le altre tre persone che dormono con lui. Quindi bussiamo, e scopriamo che il capo si è "dimenticato" a letto.

Colazione e poi partenza per la passeggiata che ci porta all'Underground River. Passeggiata si, ma mica poi per così tanto tempo. Dopo infatti diventa una cosa abbastanza impegnativa, specie per il percorso che si addentra nella foresta, con saliscendi abbastanza complicati. Non in assoluto, ovviamente, ma eravamo preparati ad una passeggiata tranquilla, non ad un trek con questi dislivelli. Per giunta nella foresta con il tasso di umidità al 100%. Certo, tutto molto bello, ma decisamente impegnativo e disagiato. L'ultima salita l'affronto un po' troppo allegro, ed a metà devo fermarmi prima di "schiattare". Dieci minuti di riposo da steso, e poi pian piano finisco la salita. Poi per fortuna si scende solo.

Arriviamo tutti abbastanza "devastati" dall'esperienza... Giù ci accolgono un po' di scimmie e due bei varani, e almeno mentre ci riposiamo ci gustiamo i furti dei panini ai danni dei turisti sprovveduti. Nell'attesa di andare a fare l'escursione nel fiume sotterraneo, ci rifocilliamo con qualche snack e sparando un po' di cavolate.

Il giro nel fiume è decisamente bello e suggestivo, ed il ritorno all'aperto ha un po' il sapore della rinascita.

Chissà come mai, nessuno decide di tornare in dietro a piedi, e tutti quanti optiamo per il ritorno al villaggio in barca.

Trascorriamo il resto del pomeriggio in spiaggia, fra un foto, una chiacchiera e qualche cavolata buttata lì. La saraghina si rivolge a Claudio esprimendosi in quello che diventerà il "leitmotiv" del viaggio e cioè... "Ma va là che te sei proprio strano!"

Rientriamo in capanna e facciamo i turni per la doccia. Andiamo a cena nel posto "figo" del villaggio, dove ci rifacciamo della cena di ieri. Ritorno sotto le stelle: ma quante ce ne sono qui? Mi riprometto di dedicargli un tempo ed un'attenzione ragionevole. Proviamo a vedere se c'è qualche posto dove andare, ma è tutto chiuso. Bah? E allora, nanna. Domani ci attende una trasferta impegnativa: sei o sette ore di pulmino per andare al Nido.

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