Martedì 22 agosto: Puebla
Scendiamo dal pullman ed
constatiamo che il terminal bus di Puebla è più organizzato di Linate: avvisi ai
viaggiatori, tabelloni da tutte le parti, indicazioni… Incrociamo delle hostess
che sembrano lì più per allietare la vista che per altro. Una di loro ci chiede
se abbiamo bisogno di in taxi e per dove e noi, pur temendo chissà cosa, le
rispondiamo. La tipa dice di seguirla, si volta e comincia ad andare, con noi
dietro che ci guardiamo perplessi, senza capire. Arriviamo in un piazzale e la
tipa ci porta da un tassista (il classico primo in fila, e non magari un suo
compare), parla con lui, ci aiuta a caricare i bagagli e ci chiude anche la
porta dopo che siamo saliti. Vorremmo darle qualcosa, ma lei ringrazia, sorride
e se ne torna nel terminal… Ci guardiamo basiti e ci chiediamo se siamo ancora
in Messico o dove…
Andiamo e trovare l’amico
messicano di un nostro amico cileno che vive in Italia (le cose semplici non
sono per noi…) che ha una scuola di danza. Si dimostra molto gentile e ci porta
con lui alla lezione di danza. Due ore piacevoli, in cui vedo anche la prima
bella ragazza di origini azteche.