La sosta è d'obbligo: l'oasi di
Huacachina, vicino Ica, è famosa, anche per le sue dune di sabbia. Noi, da veri
volpini, puntiamo la prima, quella più vicina, e partiamo in quarta. Peccato che
nell'entusiasmo ci dimentichiamo di qualche piccolo particolare. Per esempio che
scalare una duna è faticosissimo. Che sarebbe meglio farlo per vie diagonali,
invece che per la massima pendenza. E, infine, che è mezzogiorno ed il sole
picchia, visto che siamo anche in pieno deserto.
Insomma, il risultato è semplice:
in quattro ci fermiamo sfiniti a metà. Christian arriva in cima, ma poi ci
racconterà che non ha passato propriamente un bel quarto d'ora. Insomma, una
specie di waterloo. Comunque sia, anche da metà percorso si gode di un panorama
splendido. Ovviamente la discesa é molto più agevole (ma và?), ma nonostante
questo siamo sudati, accaldati, pieni di sabbia dappertutto...
Ci rifocilliamo un po' nella
tienda, e poi ripartiamo alla volta di Nazca, dove giungiamo con un discreto
anticipo rispetto agli orari previsti per il volo.
Quando arriva il nostro turno,
saliamo in tre alla volta su dei piccoli cessna. Io sto davanti, e mi godo anche
la visione frontale. Il vento teso al traverso mi preoccupa un po', ma pare che
da queste parti sia una costante e quindi ci siano abituati. Speriamo. Ad ogni
buon conto, il nostro pilota si raccomanda sulla necessità, in caso di bisogno,
di usare i sacchetti in dotazione. POR FAVOR! Abbiamo la netta impressione che
qualche turista gli abbia fatto di recente qualche "regalino" nel colletto della
camicia...
Il volo é bello, più che per le
figure (che ovviamente ci stupiscono), per l'ambiente ed il panorama che si vede
dall'aereo.
Dopo 40 minuti di volo ed un
atterraggio da manuale nonostante il vento, "sganciamo" a Pedro 10 dollari di
mancia (meritati). Poi, per uscire dall'aeroporto, ci "scuciono" altri 12 soles...
Entrata gratis, ma l'uscita... Vabbé. Andiamo in Hostal, che é giusto di fronte:
bello, sembra un piccolo resort (anche se di qualità "peruana"), con anche una
piccola piscina. Insomma, per aver pagato 12 dollari, il "Nido del condor" si
presenta bene. Anche l'aperitivo (a base di Pisco sur, ovviamente) è buono.
Ceniamo in paese, in un posto veramente carino e caratteristico.
Non sapremo mai se qualcuno e/o quale di questi
eventi sarà la causa di quello che succederà domani.
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